Commenti Vangelo » B.V.Maria Immacolata Madre della Luce – Commento al vangelo – 8.12.2020 – Ef 1,3-6.11-12 (creato con
Fonte:
https://www.spreaker.com/user/11389973/8-dicembre-2020-audio-08-12-20-07

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (Ef 1,3-6.11-12)

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Il nostro destino è essere immacolati e santi di fronte a Dio.
Il punto di partenza è più tragico di quanto possiamo immaginare, abituati, come siamo, a vedere solo con la prospettiva delle cose terrene.
La rivelazione, la Luce che scende dal Cielo con il Natale ci apre una visione alquanto diversa sul nostro stato. Solo quello che Dio ci dice ci dà ragione del nostro stato di miseria, che è ben oltre le difficoltà contingenti e della stessa morte corporale.
La nostra è una povertà spirituale, una mancanza di essere, una inadeguatezza alla vita eterna, quella dello spirito. Quello che noi possiamo constatare nella vita materiale, è solo il segno visibile di ciò che siamo nella dimensione spirituale.
Lo stato della nostra anima è in una miseria tale da non riuscire neanche a percepire le cose spirituali, poiché essa è sepolta sotto gli stracci e le catene della prigionia del peccato. Siamo più simili a colui che del peccato è la causa prima che non a Dio che ci ha creati.
Lo stato di tenebra in cui viviamo è squarciato dalla Luce del Natale, che ha il suo inizio con Maria, Madre di Dio che si fa uomo per questo. Nell’annuncio segreto dell’angelo a Maria del concepimento virginale brilla una Luce divina, che prende fattezze umane in lei.
La Luce del Mondo trova abitazione in Maria, che deve generarla come Uomo, il prototipo dell’umanità nuova, la stirpe regale, che finalmente trova un nuovo inizio puro nel germe della creatura più meritevole di grazia quale è Maria di Nazareth.
L’umanità nuova ha un concepimento virginale, perché Maria è immacolata, senza le eredità e le conseguenze del peccato trasmesso geneticamente dalla prima stirpe umana.
Il miracolo di misericordia sta nel fatto, che Maria e Gesù non tennero come tesoro geloso la loro umanità santa, ma la trasmisero, obbedendo alla volontà divina, a chi non era della loro stirpe.
L’umanità peccatrice ha in sé il germe che la deforma, la storpiatura nel corpo è conseguenza del peccato che regna nella stirpe umana, ma Dio, anziché annientare la razza umana, la risolleva, compiendo un miracolo di innesto attraverso lo Spirito.
Il Battesimo in Spirito Santo donato dal Cristo, mediante il lavacro di sangue, ci fa suoi con una incorporazione. A noi tocca la risposta di volontà di fedeltà al Battesimo, seguendo il Cristo ovunque vada.
Il rispetto della volontà di Cristo, che è uniforme a quella del Padre, permette a Gesù di compiere in noi l’opera di trasformazione da genia ribelle in popolo santo, suoi fratelli, sua stirpe regale, degni di ricevere l‘eredità, che è il vertice della nostra divinizzazione. Resi santi possiamo stare al cospetto di Dio come fratelli di Cristo e suoi figli ed eredi della sua santità, poiché siamo stati resi immacolati.
L’Immacolata, Madre di Gesù diventa, per volere del Figlio, Madre nostra. Ella si assume il carico di gestire come una madre fa nel suo grembo la formazione della nostra nuova umanità simile a quella del Cristo.
Il suo grembo diventa grembo mistico per l’umanità che per essere salvata deve essere anche trasformata da peccatrice in santa, da deforme ad immagine sua e del Figlio. La Madre che ci è donata dal Figlio compie con lui l’opera di santificazione trasmettendo in noi la stessa Luce che la abita e di cui è Madre.
La Luce del Natale è trasmessa a noi in contemplazione, ma poi ci irraggia e ci cambia, se ci lasciamo accogliere nell’intimità di Maria che si fa nostra Madre.
L’irraggiamento della Luce ci salva, ci cambia, ci trasforma, ci assimila a Gesù, poiché la Luce di Maria è la stessa di Dio, che si riflette da lei in modo eminente, Donna vestita di sole, dunque che non rifiuta le doglie del parto per noi (Cf Ap 12, 1-2) non certo per Gesù, che siamo imperfetti, peccatori e resistenti alla grazia.
Con pazienza Maria attende il nostro tempo, ma non smette di crescerci e ci chiamarci ad essere come lei, santi per la santità che ella ci trasmette.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Scegli uno o più temi