Legge divina, Male Maligno, Porta del Cielo, Purificazione, Sacrificio Sangue, Spirito, Vita e Morte
Liberi di seguire la Via – Commento al vangelo – 28.1.2021 – Eb 10,19-25 (creato con Spreaker)
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28 gennaio 2021
LIBERI DI SEGUIRE LA VIA
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 10,19-25)
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso. Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.
Sorprendentemente per noi, come per i suoi confratelli, Paolo afferma che la Legge di Dio non salva. Essa indica la Via ma non ci rende in grado di percorrerla. Come a dire che, tutti coloro che sono convinti che la forza della volontà sia la soluzione al male sia il mezzo per diventare migliori, per essere santi, in realtà essi inseguono un’illusione fondata sulla tracotanza.
Secondo costoro, ognuno sarebbe responsabile del proprio destino, artefice pieno dei risultati, capace con le proprie forze di auto-superarsi fino a compiere grandi imprese, non ultima quella di salvarsi con le proprie mani per la vita eterna.
Non sono pochi coloro che pur essendo cristiani giacciono in tale errore. Per i più forti, ciò diventa spunto di giudizi e di disprezzo per i meno capaci, i meno volenterosi. La nostra etica, in tal modo è fondata sulla volontà di rispettare un codice: si tratta di volontarismo.
Che poi tale codice sia rivelato da Dio sul Sinai o provenga da saggezza umana, frutto della arbitraria decisione di pochi o di un patto sociale, poco importa: secondo costoro sarebbe una brava persona, un cittadino esemplare o un buon cristiano chi fosse capace di essere quello che la Legge indica.
Ma il vangelo e gli insegnamenti degli apostoli, la dottrina cristiana, insomma, non affermano questo.
La buona volontà è il cuore volto al bene, che guarda a Dio, ma anche quando faccia questo, cosa assai meritevole, tuttavia la volontà non cambia la natura peccaminosa, non toglie l’inclinazione al male, non purifica dai peccati commessi.
Il cuore illuminato dalla Legge di Dio vede la meta, considera se stesso, ma non può cambiare la propria natura. Capire di essere prigionieri del peccato che vive in noi, non ci dona la chiave dei nostri ceppi; la sola coscienza del male, la volontà di non appartenere ad esso, non libera: occorre un liberatore che tolga i ceppi, che cancelli le colpe già commesse e, soprattutto, ci renda puri, ovvero spogliati della natura di male che regna nel nostro corpo.
La Via è Gesù stesso, questa parola indica la direzione del cammino, la stessa Legge morale. La direzione del Cammino, la Via, la Legge è Gesù che porta al Padre: egli è indicatore esemplare ma anche il mezzo.
Il Padre non è meta sconosciuta ai credenti, ma lo è per i non credenti; tuttavia, per entrambi, sia credenti che non credenti non basta guardare a Gesù come ad un esempio, ma occorre la sua Forza, la sua azione in noi, per dare energia al nostro cuore che vuole, ma non riesce, che desidera, ma non può percorrere la Via al Padre.
Gesù lo dice a chiare parole: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.” ( Gv 15,5).
Io Sono la Via , la Verità e la Vita. In Gesù dunque c’è la Verità, mai relativa, sempre assoluta poiché egli è la Verità; è la Vita che consente ai nostri corpi ed alle nostre anime di vivere.
La Via è allora un percorso, ma anche il mezzo per arrivare al Padre, ed il Sangue di Cristo è quello che perdonando i peccati ci purifica, il dono del suo Spirito ci ottiene la luce e la forza di percorrere la Via dietro a Gesù. Egli è sempre con noi perché è con noi, in noi, nei nostri cuori, purché noi rimaniamo fedeli alle sue promesse nella prova della fede.
Egli con il suo Sangue ci ha resi liberi dai ceppi del peccato, e quindi la nostra volontà corroborata dal suo Spirito, può camminare, percorrere la Via, con Gesù, fratello e compagno ma anche salvatore e porta del Cielo.
Egli ha aperto la porta del Santuario, della dimora di Dio, dove si incontra con noi. Senza Gesù il Santuario sarebbe rimasto chiuso.
Ora possiamo, poiché tutto possiamo in colui che ci dà la forza (Cf Fil 4,13).
Ora Cristo vive in noi, quindi possiamo compiere i passi che portano alla salvezza, rispettare la Legge scritta finalmente nei cuori.
La nostra coscienza è ora purificata, cioè non ci rimprovera nulla perché sappiamo, davanti al Padre che Cristo ha pagato i nostri peccati.
Dio vi benedica!
Gabrie