Chiesa, Combattimento spirituale, Esorcismo, Male Maligno, Sacramenti
Necessità degli esorcismi – Commento al vangelo – 4.2.2021 – Mc 6,7-13 (creato con Spreaker)
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4 febbraio 2021
NECESSITÀ DEGLI ESORCISMI
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,7-13)
La predicazione degli apostoli inviati a due a due per preparare poi l’incontro diretto con il Maestro, anticipa il mandato definitivo di Gesù risorto, poco prima della ascensione al Cielo.
Con chiarezza gli elementi che caratterizzano la missione sono tre: la predicazione, cioè l’annuncio del Regno, la guarigione dei malati per mezzo dell’unzione e la cacciata dei demoni.
Nei secoli le azioni carismatiche, proprie degli apostoli si sono rarefatte, fino quasi a scomparire, eccetto che nelle vite dei Santi. Un filo è rimasto comunque, teso fino ai giorni nostri, per cui non sono mai mancate nella Chiesa santi sacerdoti, religiosi e laici che avevano mostrato doni di guarigione e di liberazione.
La contrarietà della cultura, sempre più laica ed anticlericale, più consona a sposare idee filosofiche su Dio, piuttosto che accettare il Dio della Rivelazione, ha recluso le azioni contro il demonio nella Chiesa ad ambiti talmente ristretti e isolati, da poterli con agio definire residui medievali, di una mentalità oscura ed ignorante.
Non è raro trovare nella Chiesa sacerdoti e teologi che non intendono nemmeno affrontare il tema dell’esistenza del demonio quale persona spirituale, e quindi ogni azione esorcistica, che comprova la sua esistenza e la sua opera distruttrice della Chiesa, viene bandita come superstiziosa, quasi che il vangelo, quindi Cristo e gli apostoli avessero mentito sulla natura dei demoni, chiamando le possessioni demoniache quelle che sarebbero e turbe psichiche, o avrebbero mostrato la loro ignoranza sul fatto delle malattie mentali.
La confusione tra malattie mentali e azione del demonio sarebbe stata chiarita una volta per tutte dalle scienze neonate della psicologia e psichiatria.
Sotto il peso soffocante di tale imposizione culturale, gli esorcismi contro il demonio, contenuti nei Rituali della Chiesa, sono scoraggiati, e coloro che li compiono, derisi e impediti.
Tuttavia, vengono alla luce le contradizioni della cultura moderna e post-moderna caratterizzata da scienza e tecnologia, ma intrisa di esoterismo e satanismo; viene alla luce il paradosso di chi negando e ridicolizzando l’esistenza del demonio, invece ne pratica il culto.
Ora, il comando di Gesù di liberare gli uomini dalle azioni del Maligno non deve essere inteso come azione di liberazione per rari casi di posseduti, ma come lotta estesa al potere di Satana, poiché Gesù è venuto sulla terra per distruggere le opere del diavolo (Cf 1 Gv 3,8), il quale è il principe di questo mondo che deve essere gettato fuori (Cf Gv 12,31), colui che tiene le fila della persecuzione di Gesù, per mezzo di uomini che hanno Satana per padre (Cf Gv 8,44) ai quali si associa Giuda, un apostolo, che in combutta con i Sacerdoti del tempio diventa perfettamente insatanassato, quando recide ogni volontà di ritorno a Gesù, per cui “Satana entrò in lui” (Gv 13,27).
Non si tratta di Medioevo, dunque, ma delle origini della Chiesa e della prosecuzione nei secoli di quello che Gesù ha comandato di fare: la lotta contro il demonio è fondamentale, per proteggere la Chiesa, e perché la Chiesa possa salvare il mondo. Il regno di Satana viene distrutto dall’avanzare del Regno di Dio nei cuori, e se i credenti vivono nel peccato o smettono di lottare contro il Maligno, questi avanza con potere distruttivo, attraverso uomini e strutture ben ordinate allo scopo della distruzione della Chiesa, dall’esterno e dall’interno.
È tempo di svegliare la coscienza dei fedeli a Cristo sapendo che “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.” (Ef 6,12). Ogni eucaristia celebrata, adorata diffonde la luce che sbaraglia le tenebre del nemico, ogni “Padre nostro” congiunto con l’”Ave Maria” consolida la luce nei nostri cuori e ci fa portatori della forza dello Spirito Santo contro quello dello spirito di tenebra. Nel nostro secolo, come rivelato a Leone XIII, le schiere di demoni sono all’opera con tutta la loro potenza.
Tali forze contro la Pietra della Chiesa non prevarranno, ma i credenti sono chiamati a raccolta nella fede petrina a chiedere al Padre: “Liberaci dal Male”.
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni