Commenti Vangelo » La Legge dell’eterna Alleanza – Commento al vangelo – 10.3.2021 – Mt 5,17-19 (creato con Spreaker)
Fonte:
https://www.spreaker.com/user/11389973/10-marzo-2021-audio-10-03-21-08

10 marzo 2021

LA LEGGE DELL’ETERNA ALLEANZA

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-19)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi, dunque, trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».


La legge data da Dio per mezzo di Mosè assicura la sua volontà di salvare e introdurre il suo popolo nella terra promessa. Il suo rispetto è voluto da Dio come condizione, questo è il Patto sancito con un sacrificio di sangue. Se dunque Israele rispetta i comandi di Dio mostra di rispettare l’Alleanza con lui, di amarlo e per questo verrà condotto nella terra promessa, la terra della libertà, del culto libero a Dio, per dare luce di saggezza e verità per tutti gli altri popoli della terra.
Gesù insiste sul fatto che la Legge va rispettata fino ai minimi particolari e va insegnata ad essere rispettata. Nonostante l’accusa di essere sovvertitore della Legge di Mosè, Gesù è pienamente rispettoso e non la trasgredisce mai: nessuno, infatti, può accusarlo di peccato. Egli viene imprigionato e accusato con falsi testimoni, ma costoro non riescono a dimostrare nulla, e solo quando proclama di essere Figlio di Dio, ecco allora che esultanti i Capi dei sacerdoti gridano l’accusa di bestemmia e per questa lo fanno crocifiggere.
Gesù parla di sé come di Colui che dà compimento alla Legge, egli è capace di osservarla fino nei dettagli, per la sua santità e perfezione umana, per la sua perfetta adesione di volontà a quella di Dio Padre.
Egli compie la Legge perché non trasgredisce i precetti e soprattutto li esegue con la pienezza del cuore, della sua volontà, senza il minimo vuoto di amore per la volontà di Dio. Il suo cuore non è diviso e liberamente aderisce ai disegni del Padre, che gli aveva chiesto di diventare Uomo e di sacrificare se stesso per riscattare i peccati dell’intera umanità.
Nel Getsemani, Gesù suda sangue davanti alle prospettive della sua passione ed alle torture del Tentatore, ma conclude dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non sia fatta la mia, ma la tua volontà.” (Lc 22,42).
Sale sulla croce, Gesù vincendo tutta la ripugnanza per la sofferenza e la morte, e soprattutto la inutilità del suo sacrificio per quegli uomini che avrebbero rifiutato il riscatto dei peccati, che non si sarebbero pentiti.
Ma nell’ultima cena Gesù afferma il legame profondo tra il suo sacrificio e il compimento dell’Alleanza, poiché quello che al tempo di Mosè fu un Patto stabilito con il sangue di una vittima animale, ora il Patto è sancito dal sangue di un Uomo che compie volontariamente il sacrificio, offendo se stesso come vittima pura e senza macchia, “Facendosi obbediente fino alla morte ed alla morte di croce.” (Fil 2,8).
Gesù è la vittima e il sacerdote al tempo stesso, l’altare è la croce e lui stesso è l’agnello sacrificale, la sua volontà è perfettamente unita a quella del Padre, egli è il Dio che si fa Uomo e sacrifica se stesso per la salvezza delle proprie creature, immerse nel peccato, prigioniere di Satana. Gesù libera non dall’Egitto, ma dall’inferno, introduce non in una terra, ma nel Regno di Dio.
Gesù perpetua il suo sacrificio con il dono dell’Eucaristia, essa è il modo perfetto di rendere culto a Dio mediante l’offerta del sacrificio del Figlio. Chi la celebra si unisce alla volontà perfetta di obbedienza ed amore di Gesù al Padre e per questo il sacrifico è gradito ed ascoltato.
Gesù dice e noi lo ripetiamo in ogni Messa: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti.”(Mc 14,24). L’alleanza allora è rispettata e compiuta in modo nuovo e perfetto mediante il suo sangue. La Legge sancita sul Sinai è perfettamente compiuta da Gesù Cristo e noi siamo resi capaci di rispettarla mediante il dono del suo Spirito.
Cosicché noi offriamo il suo sacrificio al Padre e siamo perdonati dai nostri peccati, i quali sono ricoperti dal suo sangue propiziatorio, dopo aver rinunciato a Satana per rispettare la sua Legge, mediante il suo sangue e la sua carne che diventa sacrificio di comunione con Dio mediante la comunione con il Figlio. La comunione è la volontà di uno stesso volere con Dio: in questo sta il rispetto della Legge.
La Nuova Alleanza è la Legge scritta nei nostri cuori, cosicché possiamo dire: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.” (Gal 2,20).

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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