Commenti Vangelo » Alziamo il capo! – Commento al vangelo -11.1.2021 – Mc 1,14-20 (creato con Spreaker)
Fonte:
https://www.spreaker.com/user/11389973/11-gennaio-2021-audio-11-01-21-05

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

La predicazione di Gesù consiste nella proclamazione della buona notizia di Dio, che il Regno dei cieli è vicino e quindi occorre la conversione.
Queste parole contengono tutto, eppure sono chiuse per chi non possiede la fede nelle parole di GesĂą Cristo.
Cosa sia il Regno, cosa voglia dire che è vicino, perché occorre la conversione, sono cose alle quali non sempre prestiamo attenzione. La vita economica, politica e tecnologica impone ritmi e norme molto complessi: il risultato è la drastica riduzione dello spazio di attenzione alle cose della fede, la distrazione della mente dalla dimensione spirituale e il soffocamento della vita stessa dell’anima.
Il Regno dei Cieli è proprio quella dimensione dello Spirito di Dio nelle nostre anime, la cui percezione e comprensione è diventata rara e difficile in questi nostri giorni.
Pochi sono coloro che sanno di cosa si tratti, a causa dell’aumento spropositato delle distrazioni. Siamo immersi nel rumore mediatico come mai nella storia conosciuta dell’umanità.
Al rumore distraente si accompagna la perdita quasi totale dei contenuti della fede: è venuto meno il sapere delle cose spirituali, la trasmissione culturale è stata da tempo interrotta, la cultura è tornata al paganesimo e l’ostilità alla fede ed alla Chiesa caratterizza in modo marcato il mondo occidentale, segnato dalla laicità fortemente nemica di Cristo.
L’ostilità a Cristo si traduce in ostilità contro l’uomo. Le persone hanno smesso di essere rispettate come tali: c’è chi decide chi vive e chi muore segnando il destino di milioni di esseri, ancor prima della nascita e su nazioni intere.
“Il Regno è vicino!” Questo è l’annuncio di Cristo. Il Regno si fa trovare da chi lo cerca, perché si è avvicinato all’uomo, è stata aperta una porta, il velo che lo rendeva invisibile e inaccessibile è stato tolto. La dimensione spirituale rimane accanto a noi, ma noi non la vediamo perché distratti.
Gesù è il punto di ingresso nella dimensione di Dio, il ponte di superamento di quella distanza altrimenti insormontabile.
Tuttavia, grava una colpa su tutti noi: il Regno, che era annunciato, dopo Gesù Cristo si è manifestato, è diventato patrimonio dell’umanità, trasmesso per generazioni e incrementato, ma noi l’abbiamo rigettato.
Può l’uomo di oggi dire: “Non so, non conosco Dio”? Il rifiuto di Cristo, del Regno dei Cieli, della vita dello Spirito nell’anima, della porta aperta alla vita eterna, costituisce il fatto più grave, ed inaudito.
La conversione è il richiamo di Gesù: essa è cambiamento della mentalità, della direzione esistenziale, è ritorno a Dio, all’ascolto della sua Parola, dei suoi comandamenti, tutti ed integralmente, per entrare il quel Regno promesso, reso accessibile a chi lo desidera, a chi lo attende, per chi spera nella potenza di Dio.
Si tratta di salvezza e non di possibilità umana. Il capo che si alza al Cielo è quello di chi sa dove guardare, perché dall’Alto viene l’aiuto ed al Cielo dobbiamo andare. Chi mantiene lo sguardo sulla terra e si preoccupa di questo, non comprende il destino spirituale, e percorre strade chiuse.
Convertirsi oggi, significa alzare il capo e ascoltare le voci che sono dello Spirito, andare contro il mondo che lo impedisce, che oscura il Cielo, che rassicura ma terrorizza al tempo stesso, illude con salvezze materiali.
“Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà!”. Il mondo promette salute e semina terrore, promette benessere e conduce alla prigionia, parla di vita dignitosa ma infligge una lenta agonia.
Occorre un rinnovamento della nostra mente, illuminata dalla Luce divina, occorre una ribellione al male, che atrofizza lo Spirito e seguire i passi indicati da Gesù. Occorre ricevere una vita dell’anima dallo Spirito Santo, per riconoscere l’urgenza della conversione, perché in gioco è la nostra vita nell’eternità.
Il Regno è più vicino che mai, per questo le tenebre si infittiscono: chi ha occhi guardi e chi ha orecchi ascolti!

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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