20 giugno 2020
IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
A Fatima il 13 giugno 1917 nella seconda apparizione Lucia disse alla Madonna :
“Vorrei chiedervi di condurci in cielo.
Sì, Giacinta e Francesco ve li condurrò molto presto, ma tu, ma tu resterai qui ancora per qualche
tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la
devozione al mio Cuore Immacolato. A chi praticherà questa devozione io prometto la salvezza,
queste anime saranno predilette da Dio, come fiori posti da Me per ornare il suo trono.
Resterò qui tutta sola? domandai con tristezza.
No, figlia mia! Questo ti fa soffrire molto? Non scoraggiarti! Non ti abbandonerò mai. Il mio
Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà fino a Dio.
Nel momento in cui pronunciava queste ultime parole disgiunse le mani e ci comunicò, per la
seconda volta, il riflesso di questa luce immensa.
In essa noi ci vedemmo come immersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano trovarsi in quella
parte di luce che saliva verso il cielo ed io in quella che si diffondeva sulla terra.
Dinanzi al palmo della mano destra della Madonna c’era un cuore circondato di spine che
sembravano conficcarsi in esso. Abbiamo capito che si trattava del Cuore Immacolato di Maria,
oltraggiato dai peccati della umanità, che chiedeva riparazione.(Carmelo di Coimbra, Un cammino
sotto lo sguardo di Maria, Ed. OCD, Roma 2014, pp.63-64).
A Lourdes la Madonna aveva detto a Bernadette di essere l’Immacolata Concezione, a Fatima
rivela che è volontà di Gesù stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato. C’è una
continuità nelle comunicazioni del Cielo ma anche uno sviluppo che ha la sua ragione nell’evolversi
di un conflitto antico, verso un termine.
L’Immacolata è capace di concepire senza peccato, il suo Cuore rimane immacolato e per tale
purezza da peccato è unito al cuore di Gesù per il disvelamento dei cuori di molti; perciò subisce
ferite, come fu predetto al tempio: “Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui
per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i
pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima.”(Lc 2,34-34).
La redenzione degli uomini passa attraverso un disvelamento della qualità del cuore. Le
intenzioni profonde, le ipocrisie, i connubi con il peccato, nascosti per convenienza e per malvagità
sono messi allo scoperto dalla luce divina, dal Cristo, dal suo Cuore puro ricevuto dalla Madre, la
Vergine di Nazareth che lo concepì senza eredità di peccato. I due Cuori sono simili poiché Maria è
Madre di Gesù nella carne, per opera dello Spirito Santo, e condivide con lui molto di più di quello
che possa apparire.
La profezia disvela a noi, che essi hanno in comune la Luce di Dio: Gesù per essenza, Maria per
partecipazione. Condividono la stessa missione: Gesù è inviato dal Padre, Maria è sposa dello
Spirito Santo per generarlo nel corpo, e poi per cooperare con lui nella redenzione, attraverso
l’associazione misteriosa alla sofferenza, causata dal rifiuto degli uomini e dalla loro ostilità a Dio,
alla Luce divina, all’opera di illuminazione delle tenebre del mondo, quelle tenebre cha abitano nei
cuori degli uomini.
La missione luminosa di Maria Madre di Dio continua nelle generazioni, che si concatenano
sulla terra, ma anche in un dinamismo della storia che evolve verso un finale di scontro totale tra
Luce e Tenebra, tra Dio e Satana.
Così le generazioni non sono poste una di seguito all’altra nella ripetitività delle scelte e della
storia, perché il Principe di questo mondo persegue il suo fine di morte attraverso il tempo. Il
tempo è segnato da movimenti satanici di guerra verso Dio nella storia dell’umanità. Le
generazioni di oggi si trovano dunque in una situazione differente da quelle di ieri per il progredire
del Male.
A tale progresso fa riscontro il piano di salvezza di Dio, che conduce ponendo pietre miliari per
la salvezza dell’umanità. Con Maria ed il suo concepimento immacolato del Cristo Gesù, è stata
posta la pietra fondamentale sulla terra e in cielo, la pietra d’inciampo, contro cui si sfracella chi si
oppone a Dio. Gesù e Maria associati in questa lotta, condotta attraverso la loro umanità, sono
tale pietra: il nemico di Dio colpisce Gesù, ma anche Maria subisce le stesse ferite nell’anima, nel
suo Cuore, il centro dell’essere della persona materiale e spirituale.
La Luce, che la Madonna a Fatima sprigiona dalle sue mani, è trasformante: essa dona ai
pastorelli la possibilità di essere cooperatori per la salvezza del mondo, li rende oranti senza
misura, capaci di sofferenze sproporzionate alla loro età, li conduce alla luce del Paradiso nel giro
di un anno, dopo aver dato un messaggio al mondo e pregato per innumerevoli anime vive e
defunte; Lucia è chiamata a lottare più a lungo sulla terra, per questo Giacinta e Francesco sono
già compresi nella luce che sale, durante la visione, mentre Lucia nella luce che si diffonde sulla
terra.
La Luce divina che esce dalle mani della Madonna è quella stessa che ha formato il suo Cuore
e lo ha reso capace di essere l’Immacolata Concezione, ed il Cuore diventa dimora per Lucia e per
noi, casa di Luce, dove la Tenebra non entra, protezione contro ogni contagio del Maligno, per
essere trovati santi ed immacolati al cospetto del Signore. La devozione al suo Cuore Immacolato
ci chiede di compensare, di riparare i numerosi peccati ed offese contro il suo Cuore.
La Madonna ci fa la richiesta di essere suoi cooperatori, associati a lei attraverso l’unione con
lei, per volere di Gesù, ella ci dona la protezione della Luce, ma con essa anche la capacità di
essere testimoni di Luce nel mondo tenebroso, di essere forti nelle prove, saldi nella fede, mentre
il mondo va alla deriva e i più si rivoltano contro Dio colpendo la Chiesa e i fedeli.
La devozione al Cuore Immacolato di Maria è una chiamata solenne al combattimento, che
volge allo scontro finale contro il Principe delle tenebre e tutti coloro che ne sono servitori, con la
certezza che alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà!
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni
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