Commenti Vangelo » Io Sono Via, Verità e Vita – Commento al vangelo – 30.4.2021 – Gv 14,1-6 (creato con Spreaker)
Fonte:
https://www.spreaker.com/user/11389973/30-aprile-2021-audio-30-04-21-06

30 aprile 2021

IO SONO VIA VERITÀ E VITA

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-6)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

L’affermazione di Gesù “Io sono via, verità e vita” contiene la rivelazione del Nome divino in ordine di continuità con la rivelazione fatta a Mosè sul Sinai. Tale rivelazione sviluppa e porta a perfezione l’autorivelazione di Dio al suo popolo: infatti dice la natura divina e l’azione di salvezza dalla schiavitù alla libertà, dalla morte alla vita, dalla menzogna ingannatrice alla verità.
Quando Mosè chiese a Dio, che gli si era rivelato, chi fosse, non ebbe dubbi sulla natura divina di chi gli parlava dal roveto ardente, ma voleva conoscere il Nome da riferire al Faraone, perché era il nome che qualificava la persona, la sua potenza e la sua caratteristica.
Il Nome divino fu rivelato, ma rimaneva misterioso al tempo stesso: “Io Sono Colui che Sono. Dirai che Io Sono ti ha mandato.” (Cf Es 3,14-15).
Mosè ricevette la prova della sua potenza con il fatto della liberazione stessa, non il contrario ovvero Dio per dimostrare che era verità chiese a Mosè di credere, e la prova sarebbe stata quella del culto dato a lui in libertà in quello stesso luogo insieme al popolo liberato. La potenza liberatrice di Dio sarebbe stata la prova che “Io Sono” è il Dio che salva il suo popolo.
Il nome di Gesù imposto dall’angelo a Maria significa “Colui che salva”, ma ai suoi discepoli Gesù rivela di essere “Io Sono” che è venuto sulla terra per salvare il suo popolo in continuità con i grandi fatti di liberazione al tempo di Mosè. Dimostra di essere Colui che dà il vero pane del cielo, che conduce il popolo alla terra promessa di libertà per dare a Dio il culto e il servizio.
Gesù è la Via, cioè il mezzo per far giungere alla libertà e alla congiunzione con Dio, per dare culto e onore per l’eternità a lui nella libertà concessa dal peccato, dalla menzogna del demonio, che illude e tiene schiavi gli uomini, per rinchiuderli nella morte.
La profezia che si compie dimostra la verità della parola annunziata, i grandi fatti di liberazione della Pasqua in Egitto sono ripresi e portati alla estrema conseguenza da Gesù, che subisce come primogenito il sacrificio di sangue, quello che al popolo di Israele fu risparmiato in attesa che si compisse quello vero, per mezzo del segno del sangue dell’agnello sulle porte ebree.
Tutta sono peccatori, sia Ebrei che Egiziani, ma il popolo viene risparmiato e salvato, non per merito, bensì per grazia per il sangue di qualcun altro. Quell’agnello in Egitto anticipava nel segno l’efficacia del Sangue del Cristo, essi furono salvati non per quel sangue animale, ma per il Sangue del Figlio di Dio, il vero Agnello.
Gesù è dunque Verità sullo stato di peccato degli uomini, sulla menzogna del mondo, è la luce che diventa protezione e svelamento del cammino sulla terra, la via della fuga dall’Egitto, il sistema di male organizzato, dal quale non si può scampare se non per un intervento dall’Alto.
Gesù è Vita perché nutre durante il percorso di fuga dal mondo per non condividere il peccato, è sostegno materiale e spirituale per i suoi fedeli che sono costretti ad essere privati del sostegno del mondo, come punizione o ritorsione per non essere adeguati alle sue leggi false e schiavizzanti.
Il Pane di Vita è la sua Carne ed il suo Sangue, il pane del cammino, della via, appunto.
È Verità di fede e di morale poiché i fedeli conoscono il peccato e hanno la forza di sfuggirgli, sono nutriti da una manna che sostiene lo spirito e il corpo perché non mancano mai i mezzi della sua provvidenza, per giungere alla vera dimora, alla vera Patria quella del Cielo.
È vera patria perché siamo nati da Dio e vi torniamo dopo essere stato vagliati nel cuore, e perfezionati nella santità che è lo stato dei cittadini del Cielo, la patria dei Santi.
Un posto per noi è preparato, dove vivremo nella pace, lontano dalle angosce e dalle torture del mondo, che odiando la luce di Dio, odia chi ne è rivestito.
Gesù è il Dio, Io Sono, che non parla per mezzo dei profeti, ma è la stessa Parola che si fa Uomo per condurre, con la sua presenza nei cuori, stabilita con la sua unione con noi, per unirci al Padre, per la sua unione con lui.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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