Commenti Vangelo » La vita secondo lo Spirito – Commento al vangelo – 12.4.2021 – Gv 3,1-8 (creato con Spreaker)
Fonte:
https://www.spreaker.com/user/11389973/12-aprile-2021-audio-12-04-21-07

12 aprile 2021

LA VITA SECONDO LO SPIRITO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,1-8)

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Gesù insegna che ci sono due nascite: una dalla carne e una dallo Spirito. La prima non porta al Regno di Dio, solo la seconda, perché è nell’ordine dello Spirito e Dio è Spirito, così il Regno di vita eterna.
Molti pensano che la vita materiale sia il principio e la fine di tutto: costoro sono detti materialisti. La giustizia sociale, il benessere materiale, la realizzazione piena delle aspirazioni esistenziali avrebbe qui sulla terra la sua radice ed il suo fine.
L’umanità sarebbe fondata su se stessa e realizzerebbe tutto con i propri sforzi. La differenza con i credenti sta nell’avere leggi e obiettivi che non vengono da Dio, ma dagli uomini: il bene comune per costoro non coincide con quello del singolo, ma viceversa i singoli sono tenuti a sacrificarsi per il bene comune, il quale in tal modo perpetua se stesso nel tempo, ma gli individui scompaiono.
Molti, invece, credono nella sopravvivenza della vita dopo la morte, ma senza credere in Dio o senza darsi pensiero della sua Rivelazione sulle cose della vita oltre la morte, e così sono convinti che la sopravvivenza di una parte di sé passi comunque in un’altra dimensione, senza che si debba fare nulla.
La morte del corpo segnerebbe un passaggio, che in modo automatico farebbe entrare nella dimensione spirituale, senza bisogno di incontrare Dio.
Manca in costoro la fede nella Rivelazione di Dio sulla retribuzione delle opere, che solo Dio può dare; secondo la loro opinione quello che qui si fa, non influenzerebbe la nostra vita dopo la morte: il vivere senza contatto con Dio sulla terra, continuerebbe anche nell’aldilà.
Ma l’insegnamento di Gesù è del tutto differente, egli rivela quel che non conosciamo, ci parla delle cose dello Spirito, della vita oltre la morte, dell’incontro con Dio, della verità sulle cose profonde ed eterne.
Le opinioni e le menzogne sono nemiche della verità e quindi anche del nostro destino. Essere nella verità non significa solo essere sinceri qui con se stessi e con gli altri, virtù questa che appartiene agli uomini in quanto tali, ma conoscere e fare la verità che Dio rivela e che noi non potremmo mai pensare, perché oltre il limite dei nostri occhi e del nostro intelletto.
Le verità di Dio sono comprensibili sulla base di quello che Gesù rivela, che altrimenti non possiamo conoscere perché appartengono alla dimensione che ora non percepiamo, dunque non possiamo averne una corretta idea, né riguardo all’esistenza né alla qualità.
La vita eterna e l’incontro con Dio nel suo Regno si ottiene da Dio, ma in modo responsabile. Se scegliamo di seguire Dio cioè le sue Parole, allora egli ci dona il suo Spirito con il Battesimo, e diventiamo partecipi dei suoi pensieri, del suo volere e della sua dimensione; diventiamo suoi famigliari, forniti di una natura e di qualità che noi non possiamo darci, né ora né mai, poiché dipendono da Dio.
Perciò Gesù parla di una nuova nascita dallo Spirito. Essa segna per noi l’inizio dell’esistenza nella dimensione di Dio, del suo Regno. Quello che ci è chiesto, è l’adesione alla sua volontà, qui sulla terra.
Abbiamo qui la possibilità di scegliere il Bene, di essere secondo lo Spirito di Dio e di entrare nella dimensione della purezza del Bene che è Dio stesso. Dobbiamo rigettare il male, ciò che è contro la volontà di Dio ed accogliere il Bene, che è il suo volere.
Possiamo fin da ora, dopo il dono dello Spirito Santo, vivere la dimensione divina qui sulla terra compiendo le opere che Dio ispira. Queste, e solo queste, hanno valore ai suoi occhi e meritano un premio nella vita eterna. Lo Spirito, che Cristo ci dona, ci fa essere fin d’ora figli di Dio, fratelli di Cristo, e se siamo incompresi dal mondo è perché il mondo non possiede lo Spirito di Dio. Gli uomini materiali seguono le ragioni della materia, gli spirituali quelle dello Spirito, perché la nos

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