10 maggio 2021
LA TESTIMONIANZA DELLO SPIRITO E DELLA CHIESA
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-16,4a)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Parà clito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
L’essere stati con Gesù fin dal principio rende gli apostoli e i discepoli testimoni particolari e unici della verità di Dio Padre e dalla sua manifestazione attraverso Gesù. I discepoli testimoni dell’incontro con il Risorto sono coloro per i quali la fede si è diffusa nel tempo e perciò noi crediamo al vangelo. La nostra fede è dunque fondata sull’esperienza dei discepoli di Gesù i quali condivisero l’unione con il Padre attraverso il Cristo. Essi erano amici di Gesù perché ricevettero la rivelazione delle cose del Padre, quelle cose che aveva rivelato al Figlio e che egli aveva trasmesso ai suoi come atto di alta condivisione riservata agli amici e non ai servi. L’intimità con Dio Padre fu concessa ai discepoli per la loro condivisione dall’inizio alla fine della vita con il Maestro. Essi avevano condiviso lo Spirito di Gesù insieme alla sua vita materiale, la loro unione con Gesù li rendeva uniti al Padre. Per questo essi furono incaricati e resi capaci di testimoniare tutta la realtà del piano salvifico di Dio attraverso Gesù: essi furono e rimangono i fondamenti della Chiesa. Ma se la nostra fede proviene dalla tradizione degli apostoli, essa è generata e sostenuta dal dono dello Spirito Santo, il quale è donato attraverso i Sacramenti della Chiesa. Lo Spirito di Dio, dunque, chiama alla fede testimoniata dagli apostoli, e rende capaci di conoscere il Padre attraverso lo Spirito donato dal Figlio. Conoscere il Padre, significa avere il suo Spirito, essere uniti con lui, attraverso l’unione con Gesù. Chi non conosce il Padre e il Figlio è perché non ha lo Spirito di unione e quindi di conoscenza. Ne sono privi coloro che rifiutano la testimonianza della Chiesa e dello Spirito Santo. Infatti, la Chiesa apostolica di cui noi siamo gli eredi, testimonia il Risorto mediante la conoscenza viva generata dallo Spirito che vive in lei, e lo Spirito offre la sua testimonianza affinché il mondo creda e si converta per avere il perdono dei peccati. Si verifica questa combinazione di azione della Chiesa e dello Spirito a somiglianza di Gesù. Come Gesù con la sua umanità fece conoscere la volontà di Dio attraverso la predicazione e con la potenza del suo Spirito, così la Chiesa nella sua umanità trasmette la sua Parola e comunica lo Spirito attraverso i Sacramenti. Lo Spirito di Dio agisce nella sua Chiesa, ma tocca i cuori dei non credenti affinché il mondo creda. Così può accadere che lo Spirito Santo anticipi con i suoi segni la Chiesa, la quale poi è chiamata a confermare ed a istruire chi è stato mosso dallo Spirito. Questo avviene per il fatto che, a similitudine del Cristo, la fede si incarna nell’uomo e chiede di germogliare e fruttificare attraverso la vita umana sulla terra. Quel che si raccoglie è poi il frutto di vita eterna, per la Risurrezione come fu quella di Gesù. Verrà però l’ora del potere concesso a chi rifiuta lo Spirito di verità : è l’ora del potere concesso ai malvagi, i quali si rivolteranno contro coloro che invece sono testimoni di Cristo. I credenti con la luce dello Spirito appariranno come nemici ai nemici di Dio e l’odio per la luce della verità li farà insorgere contro i fedeli di Cristo, contro la Chiesa. Il paradosso consiste nel fatto che uccideranno in nome di Dio, come accadde con Gesù e i suoi primi discepoli. In realtà , per questi persecutori, Dio rimane sconosciuto, perché non hanno il suo Spirito, avendolo rifiutato. Un Dio reclamato senza lo Spirito è frutto di menzogna perché solo lo Spirito di verità lo fa conoscere. In nome di un Dio che non è il Dio d’amore misericordioso, il Dio di Gesù, sono stati e verranno perseguitati e uccisi i fedeli di Gesù e della sua Chiesa. Ma è un’ora, un tempo dato per la prova, concesso da Dio ai malvagi, al termine del quale chi ha perseverato sarà salvato, perché purificato nella fede.
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni