18 maggio 2021
IL POTERE DI GESÙ E LA SCELTA DEGLI UOMINI
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 17,1-11a
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
La ribellione degli uomini fin dall’inizio ha costituito il mondo come lo conosciamo. Il mondo è l’ambiente sulla terra costruito dagli uomini, dalla cultura, le società, le nazioni, la scienza e la tecnologia, i valori condivisi o conflittuali. Il mondo è ciò che gli uomini hanno messo in piedi sulla terra senza Dio o senza la conoscenza vera di Dio e della sua volontà. Il mondo non ha il potere di salvare se stesso dai conflitti e dalla morte, gli uomini non hanno la possibilità di entrare nella vita eterna, ovvero lo stato di perfezione dell’esistenza che vince il male e la morte. Da questa situazione Dio Padre desidera salvare gli uomini e portarli a sé. Non meritiamo la salvezza, essa è un puro atto di misericordia di Dio. Su di noi domina l’oscurità delle cose spirituali, per il fatto che il peccato ci ha privato dello Spirito di Dio, donato all’inizio della storia umana. Il demonio ha fatto questo e ora noi siamo prigionieri della sua oscurità, poiché il suo spirito di menzogna ha coperto la verità. Il peccato, la tendenza al male, l’egoismo, la violenza, la perversione dominano nella nostra carne. Da esseri perfetti e armoniosi con lo Spirito di Dio siamo diventati deformi e minorati, resi più simili alle belve che non agli angeli. La parola di Dio ci dà la possibilità di comprendere in quale stato ci troviamo, di aderire alla sua offerta di uscita e quindi di essere purificati dal male. Il dono dello Spirito ci dà la possibilità di essere guidati da Dio, illuminati nella mente, resi puri nella volontà di scegliere il bene e di rigettare il male. Dio ha dato tutto il potere al Figlio Gesù Cristo su ogni uomo, per salvarlo dalla morte nonostante la malvagità. Gesù ha il potere immenso su tutte le creature e su tutto il creato, in lui si riversa tutta la grazia del Padre a beneficio degli uomini. Ma noi che ci troviamo accecati dalla vista solo materiale e facciamo fatica a comprendere le cose del Cielo, stentiamo a credere e consideriamo le cose, con le prospettive che il mondo insegna. Così, da quella prospettiva, il sacrificio di Cristo diventa fallimento di una pretesa di corsa alla regalità, la sua grandezza pare vinta dal mondo che esprime il suo potere fatto di interessi, menzogne, prevaricazioni e violenza. Il mondo sembra avere vinto il Cristo e le prospettive che offre non sono all’apparenza appetibili: ci chiede la solidarietà con la sua croce per passare oltre il mondo, ci chiede di morire a noi stessi per fare un salto nello spirituale, ci chiede di rinunciare e rinnegare noi stessi, che è l’unica cosa che ci sembra di possedere e di vedere. La vita è poca cosa, ma è l’unica che possediamo, almeno così ci pare e lasciarla andare proprio non ci attira. La potenza di Dio espressa da Gesù Cristo sembra svanire, ci offre il suo patire le ingiustizie del mondo, e non vediamo la sua potenza. Egli invece dice: “Io ho vinto il mondo”, la sua risurrezione l’ha dimostrato ai credenti. Ci promette la stessa dimensione di eternità, morendo al peccato e a noi stessi e lasciandoci trasformare in nuove creature. La scelta per ognuno di noi è dunque quella di fidarci della sua parola e della sua risurrezione, di ascoltare il suo Spirito, di sentire la sua forza vitale scorrere in noi, per rinunciare alla menzogna di questo mondo. La scena è illusoria, il mondo ha potere per il fatto che glielo concediamo con la nostra appartenenza, ma se viviamo nel mondo senza essere del mondo, perché abbiamo lo Spirito di Cristo, allora anche noi vinciamo il mondo e riusciamo a fare il salto nella vita eterna. La morte non ci spaventa perché diventa ingresso nella gloria di Dio, la vera radice del nostro essere.
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni