Commenti Vangelo » Dal Sabato di morte alla Domenica di risurrezione – Commento al vangelo Don Gabriele Nanni – 1.4.2022

1 aprile 2022

Dal Sabato di morte alla domenica della risurrezione

Gv 7,1-2.10.25-30  

Sono due le accuse che i capi dei Giudei fanno a GesĂą: di fare miracoli in giorno di Sabato e di proclamarsi figlio di Dio. Infrangere la Legge e dire: “il Figlio dell’Uomo è padrone del Sabato” significa che il Sabato è per l’uomo e non è la paralisi delle azioni in quel giorno, ma il beneficio che l’uomo riceve da Dio dando a lui culto in quel giorno: l’amore di Dio per l’uomo riceve in risposta il culto e il ringraziamento, e Dio effonde la sua benevolenza con la guarigione e la vita. GesĂą si proclama Signore anche del Sabato, perchĂ© il suo compito è quello di ristabilire il cuore della Legge deformato e reso aberrante con il tempo. Il sabato è il giorno cui egli giace morto nel sepolcro, ma vince la morte con la risurrezione il giorno dopo. Il Sabato trasformato in giorno di morte dagli uomini, viene superato con la potenza di vita. GesĂą proclama la sua signoria, dunque il potere divino chiamandosi Figlio dell’Uomo ovvero Dio fatto Uomo e attraverso la sua umanitĂ  Dio si manifesta ed interviene in favore degli uomini. Questo è il punto chiave: l’umanitĂ  di GesĂą non è solo manifestazione visibile di Dio, ma la Via con cui Dio esercita la sua signoria sul creato e sull’uomo per salvarlo dalla contaminazione di morte del Maligno. Dio regna nel creato attraverso la sua umanitĂ , poichĂ© l’uomo è il vertice di tutto il creato e chiamato ad un destino di elevazione allo stato di divinizzazione. Questo è realizzato per la stirpe umana attraverso un eletto, che nasce da donna, ma per un salto di qualitĂ  che l’uomo non compie da sĂ©. Nasce da una Vergine immacolata, l’unica non contaminata dal Male, ma il germe è divino: GesĂą Figlio dell’Altissimo è il prototipo dell’Uomo nuovo, in cui abita in pienezza la divinitĂ : è Dio e Uomo. L’umanitĂ , peccatrice, che sembrava tagliata fuori dal processo di divinizzazione, anzichĂ© essere rigettata viene recuperata dal Cristo, attraverso una unione mistica a sĂ©. Ogni uomo è per volontĂ  divina contenuto in Cristo spiritualmente, perchĂ© la sua missione è quella di trasformare gli uomini in figli di Dio, a sua immagine. GesĂą compie in se stesso tale operazione di redenzione, cioè di pagamento del riscatto dal Male e di elevazione poi della creatura in essere divino. GesĂą lo afferma: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perchĂ© ho detto: Sono Figlio di Dio?” (Gv 10,34-36). Dunque il Sabato, è il giorno del Signore, è il giorno dell’azione di Dio attraverso l’Uomo Dio, è il giorno dell’azione di guarigione e di salvezza, ma dopo la morte di GesĂą che in quel giorno è nel sepolcro, il settimo giorno diventa il giorno della sua risurrezione dai morti: il giorno del Signore è il giorno in cui il Figlio dell’Uomo riprende di nuovo la vita, per donarla immortale ad ogni uomo che crede in lui e si lascia riconciliare con il Padre e dunque entrare nella Vita divina, che GesĂą dona, perchĂ© è la Vita. Il Sabato è spostato, uno scatto cosmico viene sancito dalla volontĂ  di Dio: quel Sabato di Pasqua è quello in cui la morte avrebbe voluto regnare poichĂ© il Cristo fu ucciso il giorno della vigilia del Sabato della Pasqua, come l’agnello sacrificale in Egitto, il passaggio del Signore, attraverso l’angelo della morte, prese il vero Agnello, che toglie i peccati. In realtĂ , quel giorno di sabato segna la morte dell’umanitĂ  peccatrice: il giorno dopo il sabato essa risorge tutta in Cristo, il giorno del trionfo del Signore sul regno di morte dell’umanitĂ  redenta. In GesĂą Cristo risorgono tutti gli uomini che credono in lui, nella sua azione di salvezza attraverso il suo sacrificio e nella sua potenza di riscatto dei peccati e della vita che da sĂ© risorge. L’Uomo-Dio unisce a sĂ© gli uomini e li rende divini come lui: questo proposito gli causò la condanna, ma egli, passando proprio attraverso la morte, ottenne di salvare l’umanitĂ  solidate nel peccato dal destino di morte. GesĂą per questo è Signore del Sabato perchĂ© passa come Uomo dalla morte alla vita, e fa della giorno seguente la Domenica, il giorno del Signore, della risurrezione sulla morte di quanti credono in lui.

Dio vi benedica!

Gabriele Nanni

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